
La Fondazione
LA NOSTRA STORIA
A fianco del Territorio dal 1992
La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti è una delle 85 fondazioni di origine bancaria presenti in Italia. Si tratta di soggetti no profit, privati ed autonomi, che perseguono scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico.
L’attività della Fondazione si realizza attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti pubblici e privati non profit, nonché tramite progetti promossi direttamente, per mezzo delle proprie Imprese strumentali, o in partenariato con soggetti del territorio.
Tali interventi vengono realizzati nei settori di intervento previsti dalla vigente normativa e nel rispetto dei valori e delle linee programmatiche individuati periodicamente dall’Organo di Indirizzo e riportati nel Documento Programmatico Previsionale.



Settori Rilevanti
I settori rilevanti della Fondazione sono: Arte, attività e beni culturali;
Educazione, istruzione e formazione; Sviluppo locale.
Settori Ammessi Scelti
I settori ammessi scelti della Fondazione sono: Assistenza agli anziani; Attività sportiva; Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa; Volontariato, filantropia e beneficenza.
Le origini
Radici che generano Futuro
La Fondazione rappresenta la continuazione ideale e storica della Cassa di Risparmio di Asti, fondata il 25 gennaio 1842 a cura di benemeriti cittadini, Municipio di Asti, Opere Pie e alcuni Comuni astigiani.
Nasce ufficialmente nel luglio 1992, a seguito del processo di riorganizzazione previsto dalla Legge “Amato-Carli”, che ha sancito la separazione tra l’attività bancaria e quella istituzionale ed erogativa. Questa separazione ha originato due distinti soggetti: la Fondazione, che persegue finalità di interesse pubblico e di utilità sociale grazie ai benefici economici derivati dalla gestione del patrimonio della conferitaria, e la Banca conferitaria, che svolge attività creditizia sul mercato.

IL nostro lavoro
Una Fondazione,
una Comunità
Il Focus sul Territorio
La Fondazione opera anche al di fuori dei propri confini territoriali attraverso la Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria e l’Associazione Casse di Risparmio Italiane (ACRI), per la realizzazione di interventi di rilevanza regionale e nazionale.
Un Impegno che Va Oltre
La Fondazione opera anche al di fuori dei propri confini territoriali attraverso la Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria e l’Associazione Casse di Risparmio Italiane (ACRI), per la realizzazione di interventi di rilevanza regionale e nazionale.
La Nostra Storia
Istituzione della Cassa di Risparmio di Asti
Viene istituita la Cassa di Risparmio di Asti a cura di benemeriti cittadini, con il concorso del Municipio di Asti, di Opere Pie e di Comuni della Provincia.
Gennaio 1842
Luglio 1992
Nascita della Fondazione
Nasce ufficialmente la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti a seguito del processo di ristrutturazione indirizzato all’attuazione della Legge “Amato-Carli” e finalizzato alla separazione dell’attività prettamente bancaria, in capo alla Banca conferitaria, dalla tradizionale attività istituzionale ed erogativa.
Dalla Fondazione alla Comunità
In un’ottica di partecipazione e vicinanza al territorio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha promosso l’apertura del capitale della Banca CrAsti S.p.A. al pubblico, cedendo una parte del proprio pacchetto azionario. Un gesto che ha permesso a molti cittadini di diventare azionisti della propria Banca, rafforzando il senso di appartenenza e la connessione con una realtà profondamente radicata nella comunità locale.
1999
Un ponte tra territorio e competenze globali
Nel 1999 la Fondazione ha individuato un partner bancario di rilievo internazionale, cedendo il 20% delle azioni alla Deutsche Bank S.p.A. L’obiettivo era quello di offrire alla Comunità astigiana accesso a prodotti e servizi bancari di alto livello, in linea con gli standard globali. Nel giugno 2004, tale quota è stata trasferita al Banco BPM, che oggi detiene il 9,99% del capitale della Banca di Asti.
Inizio del processo di riadattamento della partecipazione azionaria nella Banca conferitaria
L’interessenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti nella Banca conferitaria è passata dal 50,42% al 37,82% in quanto la Fondazione non ha aderito all’aumento di capitale offerto in opzione agli azionisti. Tale scelta è stata il primo atto funzionale al raggiungimento degli obiettivi di diversificazione previsti all’interno del Protocollo d’Intesa ACRI – Ministero dell’Economia e delle Finanze, siglato nella primavera del 2015, che definisce i parametri di riferimento cui le Fondazioni devono conformare i comportamenti, con l’obiettivo di migliorare le pratiche operative e rendere più solida la loro governance.
2015
2019
Variazioni nell’interessenza della Fondazione
Nel 2019, a seguito del perfezionamento dell’acquisizione di Biver Banca da parte di Banca di Asti, avvenuto mediante il conferimento da parte di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli di n. 49.381.884 azioni ordinarie di Biver Banca, con contestuale aumento di capitale di Banca di Asti, l’interessenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti nella Banca conferitaria si è ridotta ulteriormente al 32,05%.
Posizione attuale della Fondazione nella Banca conferitaria
Contestualmente alla conclusione di tale operazione è stata perfezionata la cessione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli di azioni di Banca di Asti rappresentanti lo 0,25% del capitale sociale. Conseguentemente l’interessenza di Fondazione Cassa di Risparmio di Asti nella Banca conferitaria risulta pari al 31,80% del capitale sociale.
2019
